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INDICATORI
Matrice del paesaggio del sub ambito: Boschi cedui semplici misti e semplici puri di castagno
Indicatore Valore indicatore Vulnerabilità Soglie vulnerabilità
Matrice 69,97% Bassa Alta Matrice <= 50%
Media 50% < Matrice < 60%
Bassa Matrice > 60%
Frammentazione 1006,5 m Medio Alta Alta Fr <= 799
Medio Alta 800 < Fr < 1299
Media 1300 < Fr < 1899
Medio Bassa 1900 < Fr < 2999
Bassa Fr > 3000
Consumo di suolo 1,48% Media
Indice di superficie drenante 92,64% Bassa Alta Ip <= 60%
Media 60% < Ip < 80%
Bassa Ip > 80%
Biopotenzialità territoriale media
3,33 Mcal/m2/anno Bassa Alta BTC m <= 2,00
Media 2,00 < BTC m < 3,20
Bassa BTC m > 3,20
Biopotenzialità territoriale habitat umano 2,13 Mcal/m2/anno Bassa Alta BTC HU <= 1,00
Media 1,00 < BTC HU < 2,00
Bassa BTC HU > 2,00
Biopotenzialità territoriale habitat naturale 3,86 Mcal/m2/anno Media Alta BTC HN <= 3,00
Media 3,00 < BTC HN < 4,00
Bassa BTC HN > 4,00
Habitat standard 1653,03 m2/ab Alta
Vulnerabilità complessiva   MEDIA
 
DESCRIZIONE DEL SUB AMBITO
Il SA è connotato da un valore dell’indicatore matrice abbastanza alto, che lo colloca nella classe di media stabilità. In questo SA la matrice occupa il 69,97% della superficie totale, ed è formata come il SA precedente da boschi cedui semplici misti e semplici puri di castagno; i boschi cedui ricoprono completamente e in maniera omogenea le aree di versante del SA. Nel fondovalle, lungo il corso dello Scrivia e degli affluenti minori, sono localizzati in un unico continuum gli insediamenti urbani, industriali e le infrastrutture (8,9% della superficie del SA). Si nota infine, nei dintorni del centro di Casella, la presenza di alcune aree occupate da seminativi (3% della superficie del SA), elementi rurali residuali. A differenza dei SA precedenti si nota l’assenza aree agricole miste e agricole boscate naturali e l’assenza di altri usi e funzioni che si collocano come fascia di transizione tra i boschi e le aree urbane.
La Btc media è leggermente superiore alla media calcolata sul territorio provinciale, risulta abbastanza buona rispetto alla tipologia di paesaggio individuata dall’HS, rurale povero.
La Btc Hu è alta, il valore alto è raggiunto esclusivamente grazie all’alta incidenza delle superfici boscate considerate in parte nell’Habitat umano. Per quanto riguarda la Btc Hn il valore rilevato è medio, indice di una bassa qualità degli ecosistemi naturali e degli elementi che li compongono. Infatti l’indicatore BTC Hn/BTC media (%) (75,77%), che restituisce il contributo energetico apportato dagli Habitat naturali è alto, anche se il confrontato con l’estensione dei boschi fa emergere la necessità di intervenire per migliorare la qualità degli elementi e aumentare la capacità regolatrice.
MISSIONE DI PIANIFICAZIONE DA PTCP: NUOVA CONFIGURAZIONE TERRITORIALE
La trasformazione ha origine dalla scelta di un nuovo modello di sviluppo rispetto a quello attuale, che comporta nuovi assetti territoriali e, attraverso scelte selezionate in rapporto alle peculiarità del territorio, individua le opportunità di crescita degli insediamenti esistenti e la localizzazione dei nuovi, riorganizza, attraverso azioni “condivise” nell’Ambito di riferimento, il sistema delle infrastrutture di comunicazione e dei trasporti, gli insediamenti produttivi, ridistribuisce i servizi di livello territoriale per far fronte alla modificazione dei fabbisogni; tutto ciò diversificando le tipologie non solo in rapporto alla domanda, ma anche alla diversa suscettività all’uso del suolo. Le trasformazioni prevedibili potrebbero determinare un cambiamento nel tipo di paesaggio (vedi HS), pertanto queste devono essere guidate con estrema attenzione al fine di non innescare processi di disequilibrio tra le diverse funzioni insediative, produttive, di servizio e ambientali.
Il territorio dell’ambito deve essere sottoposto ad azioni di nuova configurazione ed innovazione degli attuali assetti insediativi, infrastrutturali e di servizio, tali da consolidare lo sviluppo demografico e socio economico in una prospettiva di sostenibilità ambientale e di rispetto dei valori paesistici. Le risorse territoriali presenti nell’ambito devono essere utilizzate attraverso progetti di coordinamento delle realtà locali, per conseguire vantaggi competitivi nei confronti di sistemi territoriali concorrenti; ciò comporta la sostituzione di elementi territoriali obsoleti e/o inadeguati a sostenere un ruolo di sostegno allo sviluppo dell’ambito, che risulta strategico per l’intera comunità provinciale. In particolare occorre provvedere alla sostituzione delle funzioni industriali ad elevato impatto ambientale ed all’inserimento di nuove funzioni produttive compatibili con i caratteri urbani, rurali e naturali espressi dal territorio, cogliendo le opportunità che in tal senso si possono presentare, alle quali deve peraltro essere richiesto il più elevato grado di compatibilizzazione ambientale, di inserimento paesistico e di funzionalità degli assetti urbanistici ed infrastrutturali necessari. In questa direzione gioca un ruolo determinante il territorio rurale, le cui intatte potenzialità devono essere impiegate sulla base di un attento e complessivo disegno che garantisca l’equilibrio del sistema e la conservazione delle risorse che lo qualificano, mentre il sistema insediativo urbano può partecipare in modo determinante a questo disegno soprattutto attraverso la ristrutturazione dei tessuti ove l’edificazione, ormai trentennale, si è formata in modo disordinato e qualitativamente scadente. L’intensità delle azioni affidate risulta quindi massima per i Comuni prevalentemente situati nel fondovalle ed attraversati dai canali infrastrutturali principali; per i Comuni di versante la missione si traduce, in modo pertinente, nella valorizzazione della propria identità, attraverso l’utilizzazione delle proprie risorse ai fini della fruizione attiva del territorio, della rigenerazione ecologica, dello sviluppo delle attività rurali e dell’inserimento di nuove funzioni che sia in grado di esprimere la partecipazione degli stessi Comuni al processo di trasformazione dell’Ambito, specie nei settori turistico culturali.
ULTERIORI MISSIONI
  1. Densificare i nuclei urbani esistenti liberando territorio al fiume e intervenendo sul patrimonio edilizio esistente
  2. Delocalizzare in altre zone, anche rispetto al rischio idrogeologico, le volumetrie esistenti lungo l’asta fluviale, con riacquisizione al fiume delle aree liberate
  3. Riconversione delle modalità di gestione del bosco da cedui a fustaie, gestione multifunzionale nei confronti del dissesto idrogeologico riconoscendo il valore del bosco non economico e produttivo (non solo legna)
  4. Le superfici per servizi e infrastrutture non dovrebbero intaccare le aree rurali esistenti piuttosto incidere sulle aree marginali del sistema boschivo forestale, a fronte di compensazioni atte a riqualificare parti dello stesso anche in riferimento ai dissesti idrogeologici presenti (cfr. BTC H e BTC Hn/BTC media (%)) e a mitigazioni finalizzate a mantenerne le connessioni ecologiche fondamentali con il sistema fluviale, fermo restando che gli interventi non vadano a limitare la funzione idrogeologica che il bosco esercita.
INDICATORI SPIA / VALORI LIMITE

Matrice SA (SPIA)

  • classe media vulnerabilità, target: < 65%
  • criticità di sistema interrelate: grado di specializzazione/monofunzionalità, grado di interferenza tra elementi, territorio in transizione/trasformazione, incidenze dirette sul clima

Superficie rischio idrogeologico/Sup. SA (SPIA)

  • classe alto rischio, target: <15,00%
  • criticità di sistema interrelate: aumento di infrastrutturazione del territorio, integrità eco sistemica

Coefficiente di frammentazione (VALORE LIMITE)

  • classe medio, alta frammentazione, target: <1000 m
  • criticità di sistema interrelate: aumento di infrastrutturazione del territorio, grado di interferenza tra elementi, integrità ecosistemica, incidenze dirette sul clima

Consumo di suolo (SPIA)

  • classe medio, alto consumo, target: <1,48
  • criticità di sistema interrelate: aumento di infrastrutturazione del territorio, grado di interferenza tra elementi, pressione antropica, integrità ecosistemica, incidenze dirette sul clima

Indice di superficie drenante (VALORE LIMITE)

  • classe alta, target: > 90%
  • criticità di sistema interrelate: aumento di infrastrutturazione del territorio, pressione antropica, integrità ecosistemica, incidenze dirette sul clima

Habitat Standard (SPIA)

  • tipologia di paesaggio: rurale povero, molto prossimo alla soglia critica che lo divide dal paesaggio suburbano rurale, m2 pro-capite mancanti al raggiungimento della soglia: 13, corrispondenti ad ulteriore Habitat umano pari a c.a 22 Ha
  • criticità di sistema interrelate: aumento di infrastrutturazione del territorio, aumento della pressione antropica, territorio in transizione/trasformazione

 

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